Istanze

Credevo, credevo…

 Ho dato un pane a un povero
Credevo d’essere stato caritatevole. Invece era giustizia.
Perchè io ho tanto pane, e lui ha fame.
Ho guidato un cieco per un tratto di strada.
Mi sentivo buono. Invece era giustizia.
Perchè io ci vedo, e lui no.
Ho dato la mano ad una bimba sudicia e stracciata.
Credevo d’essere generoso. Invece era giustizia.
Ho un debito d’amore verso di lei.
Ho regalato un abito usato ad una povera anziana.
Credevo d’essere stato altruista. Invece era convenienza.
Gliel’ho dato per disfarmene. Non mi serviva più.
Ho dato dei soldi a un povero che non voleva andarsene.
Mi sentivo a posto. Finalmente se n’era andato.
Invece era giustizia. Perchè aveva bisogno anche d’amore.
Ho gridato ad un giovane di andare a lavorare
invece di chiedere l’elemosina.
Credevo di dargli una lezione.
Invece era giustizia.
Aveva bisogno di lavoro e di rispetto.
Mi sento un buon cristiano, con la coscienza a posto.
Vado a messa, recito qualche preghiera,
non faccio del male a nessuno.
Invece sono egoista e ipocrita.
Perchè al Signore, che mi dona ogni istante di vita,
riservo solo le briciole della mia giornata
e ai miei fratelli riservo le briciole dell’amore
che Egli mi dona…

                             Suor Vincenza

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